verso una Leadership inclusiva
E se la cosa che giudichi di più.. fosse in realtà la parte di te che non hai mai avuto il coraggio di incontrare?
In questi giorni si è parlato di varie cose: il giorno della visibilità trans, la settimana di celebrazione della neuro-diversità e tra qualche settimana si apre la visibilità delle donne lesbiche. E siamo onest3: la richiesta di visibilità dà fastidio a molte persone. E perchè? non si tratta di performance. Non si tratta di trovare un accordo.
Visibilità è farsi vedere.
Non devi percorrere la strada di una persona, ma ti serve vederla per comprenderla. Ma perché rifiutarsi di guardare?
Questo rifiuto non è “colpa” loro. La responsabilità è tutta tua, booo! (lo so, fa schifo. Ci sono passata anche io ;))
Facciamo battute.
Stiamo in silenzio.
Repostiamo approfondimenti che non erano basati su esperienze di vita reali.
E siamo onest3 - molte persone che attaccano la comunità trans, LGBT, neuro-divergente, non hanno mai nemmeno incontrato una persona di queste comunità - o non sanno di averla incontrata.
Come si fa a demonizzare gruppi di persone che non si conoscono?
Facile. Ci si proietta.
Ci si scarica.
Si passa il proprio dolore alle altre persone e si trova chi è più vulnerabile perché porti il fardello.
E lo so perché anche io l’ho fatto.
Sono una donna afrodiscendente in Italia. Sono cresciuta con vergogna e istinto di sopravvivenza.
E comunque - comunque - pensavo che le persone che “chiedono” visibilità e diritti fossero “troppo”.
Troppo chiassose. Troppo visibili.
Troppo pronte a infrangere le regole che nemmeno avevo notato mi stavano strangolando.
Ora ho una comprensione diversa. Vedo e ammiro il loro coraggio e lo sostengo.
Perché in una società che dice “non fate”, “non potete”, loro dicono: Io sono.
E amic3, questa è leadership.
Non del tipo che leggi in un manuale o che ascolti in una boardroom.
Ma il tipo di leadership che costa qualcosa.
Quella che rivela qualcosa.
Quella che richiede lavoro interiore.
Quindi se questi argomenti ti mettono a disagio - bene. Questo disagio è un portale!
E’ il segnale che c’è qualcosa dentro di te che richiede di essere esaminato.
La vera domanda è: che storia ti porti sulle spalle che ti racconta che diversità equivale a pericolo?
Come hai appreso che l’identità è statica, binaria, omogenea e etichettabile?
Questo è il lavoro. Da qui parte la leadership inclusiva.
Vuoi essere leader?
Inizia a vedere le persone che ti è stato insegnato a non vedere
Credi alle persone quando ti dicono chi sono
Incuriosisciti rispetto alle parti di te che si sentono ancora spaventate
Quando trasformi la tua vergogna, smetti anche di scaricarla sulle altre persone. E quando vedi una persona completamente, le dai possibilità di fiorire.